Chiara Ferragni non è più consigliera indipendente del CdA di Tod’s. Come reso noto dalla stessa società, dopo che Ferragni ha avviato un contratto di sponsorizzazione del brand ha perso la sua “indipendenza”, una presa di coscienza da parte dell’influencer che arriva a quattro mesi dalla partenza della campagna pubblicitaria che ha coinvolto non solo lei ma tutte le donne della famiglia Ferragni, dalla madre scrittrice Marina Di Guardo, alle sorelle Valentina e Francesca. Adesso «non potendosi aprioristicamente escludere che, in futuro, si presentino altre opportunità di collaborazione», comunica Tod’s, la compagnia prende atto della cosa.

Il crollo del titolo

Quantificare i benefici dell’«imprenditrice digitale», come ama definirsi, su Tod’s come consigliera e/o come immagine, e paragonare gli effetti dei due ruoli non è facile. Quest’estate Verità e Affari aveva raccontato come l’entusiasmo per l’ingresso nel Cda da parte di Ferragni fosse durato «meno di una storia su Instagram». Era il 9 aprile 2021 quando è stato ufficializzato l’ingresso di Ferragni nell’azienda marchigiana di Diego Della Valle. Il titolo valeva quel giorno poco sopra i 32 euro. La notizia ha creato subito emozione e nelle settimane seguenti il prezzo dell’azione è arrivato fino a quota 63,85 euro, il picco massimo toccato il 18 giugno del 2021. Un incremento del valore di mercato, quantifica il quotidiano, di qualche centinaio di milioni di euro in soli due mesi.

«Ringrazio Diego Della Valle per la fiducia e il rispetto che ha nei miei confronti come donna e manager. Unirmi al gruppo Tod’s significa dare voce alla mia generazione con una delle eccellenze dell’Italia nel mondo», si leggeva nella dichiarazione ufficiale di Chiara Ferragni per sancire il suo ingresso.

Il clamore mediatico e il balzo del titolo in Borsa sembrava dimostrare che l’effetto Ferragni potesse far guadagnare punti sul mercato. E così è stato, in effetti, ma è durato poco. Il titolo Tod’s quest’estate è tornato a valere sul mercato meno di quando, nell’aprile del 2021, è stato annunciato l’ingresso di Chiara Ferragni nel consiglio di amministrazione.

Dal punto di vista manageriale, non è chiaro quale sia stato l’intervento di Ferragni. Nella comunicazione si apprende che Ferragni non ha fatto parte di nessun comitato endoconsiliare, quelli cioè che intervengono dal punto di vista operativo con funzioni esecutive e quelli con funzioni istruttorie, consultive e propositive. Della Valle a ottobre raccontava: «Ciò che ci porterà è la conoscenza di questo mondo dei giovani e la possibilità di arrivare a loro in tempi rapidi, per costruire qualcosa di solido e passare loro valori». Più o meno le stesse parole usate ad aprile e coniugate ancora al futuro, come una speranza.

Lo stile italiano

ll compenso per Ferragni nel Cda era stato molto discusso: 25mila euro per il 2021. Una cifra non alta per una Vip da 27 milioni di follower su Instagram che non ha problemi di entrate. A maggio 2022 però è arrivato un nuovo incarico: le pubblicità. Il lancio della campagna era stato descritto nei minimi dettagli: «Attraverso un racconto che documenta momenti privati, gesti e incontri, nella vita quotidiana di due generazioni di donne, Tod’s Generations esprime i caratteri di appartenenza alla cultura e all’heritage italiani, con un’enfasi sui valori della famiglia», un comunicato rilanciato praticamente da tutti i femminili e i giornali di moda.

Madre e sorelle Ferragni, proseguiva, «traducono perfettamente per le nuove generazioni nel mondo questi valori fondamentali dello stile di vita italiano». Post su instagram con “i gommini”, i mocassini simbolo di Tod’s, le borse, e la famiglia sorridente. E così la donna e manager resterà, con la pubblicità.

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