- L’ultima delle grandi crisi delle banche popolari italiane, quella della Popolare di Bari salvata dallo stato attraverso Mediocredito centrale, è pronta a chiudersi come le altre: in tribunale.
- La procura di Bari ha notificato la chiusura delle indagini con l’ipotesi di falso in bilancio per gli anni 2016 , 2017 e 2018.
- Sono 23 i capi di imputazione contestati dai magistrati del capoluogo pugliese a vario titolo agli ex vertici, tra cui il dominus Jacobini e l'eterno Vincenzo De Bustis.
L’ultima delle grandi crisi delle banche popolari italiane, quella della Popolare di Bari salvata dallo stato attraverso Mediocredito centrale, è pronta a chiudersi come le altre: in tribunale con i vertici sotto accusa per aver falsificato i bilanci e la situazione patrimoniale dell’istituto di credito.
La procura di Bari ha notificato oggi la chiusura delle indagini preliminari nei confronti degli ex vertici della banca, e quindi tra gli altri all’ex presidente Marco Jacobini, al figlio Gianluca Jacobini, ex vice direttore generale e all’onnipresente ex direttore generale Vincenzo De Bustis, oltre che all’allora amministratore delegato Giorgio Papa e al presidente del collegio sindacale Roberto Pirola.
23 capi di imputazione
I magistrati ipotizzano il falso in bilancio per gli anni 2016 – 2017 – 2018, l’ostacolo alla vigilanza e le false comunicazioni sociali per centinaia di migliaia di euro. In tutto però vengono contestati 23 capi di imputazione per gli indagati a vario titolo, compresa l’estorsione e le lesioni personali ai danni di un manager e l’aggiotaggio bancario ai danni degli azionisti della banca.
La Banca popolare di Bari è stata acquisita nel 2019 dal Mediocredito centrale, istituto di credito controllato da Invitalia, a sua volta controllata pubblica, nel 2021 ha chiuso il bilancio con un rosso superiore ai 100 milioni di euro e il primo semestre del 2022 con perdite per 14,85 milioni di euro. A inizio gennaio Mediocredito centrale ha emesso sul mercato obbligazioni per 70 milioni per raccogliere fondi per il rafforzamento patrimoniale dell’istituto di credito.
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