- Il regalo al futuro acquirente di Mps si trova all’articolo 23 del decreto sostegni bis: l’aumento dal due al tre per cento dell’ammontare complessivo delle perdite «pari alla somma delle attività dei soggetti partecipanti alla fusione o alla scissione».
- Cambiano anche i termini per approfittare del beneficio fiscale che vengono spostati di sei mesi al 31 dicembre 2021 al 30 giugno 2022.
- Un pacchetto che secondo la relazione illustrativa costeranno solo per gli incentivi alle fusioni 35,3 milioni nel 2021, 509,3 nel 2002 e 1,2 miliardi di euro nel 2023. Considerando gli effetti finanziari nel lungo periodo comunque l’erario perde da qui al 2034 30,4 milioni di euro.
Il decreto sostegni bis è un mix tra un decreto sostegni e un mille proroghe. Al suo interno si trovano norme come crediti di imposta al 50 per cento per le società che fanno pubblicità ad aziende sportive e l’annullamento del pagamento del canone tivù per le imprese della ristorazione, ma anche l'aumento dei crediti di imposta per le aggregazioni bancarie e per le perdite fiscali dovute alla cessione dei crediti deteriorati, una nuova norma ad hoc per le banche pensata per spingere le fusion



