Annamaria Furlan lascia la guida del secondo sindacato italiano a un “predestinato” incaricato di guidare la restaurazione di una oligarchia sindacale chiusa che ha perso molte occasioni per rinnovarsi
- Il passaggio di testimone al vertice della Cisl, il secondo più grande sindacato italiano che autocertifica oltre quattro milioni di iscritti, è stato celebrato mercoledì 3 marzo in pompa magna.
- Al Palazzo dei congressi dell’Eur Annamaria Furlan, prima donna alla guida dell’organizzazione di matrice cattolica, cederà lo scettro al suo braccio destro, il segretario aggiunto Luigi Sbarra.
- Furlan aveva già annunciato da tempo il cambio al vertice e designato un erede che non ha trovato rivali né ostacoli sulla strada dell'incoronazione. Eppure c’è un retrogusto dolciastro nella vicenda, un inquietante silenzio tutto attorno e soprattutto molti dubbi sulle ragioni della svolta in un'organizzazione che appare da tempo pesantemente condizionata da troppe faide interne.
Il passaggio di testimone al vertice della Cisl, il secondo più grande sindacato italiano che autocertifica oltre quattro milioni di iscritti, è stato celebrato oggi – mercoledì 3 marzo – in pompa magna. Al palazzo dei Congressi dell’Eur Annamaria Furlan, prima donna alla guida dell’organizzazione di matrice cattolica, ha ceduto lo scettro al suo braccio destro, il segretario aggiunto Luigi Sbarra. In questi mesi di pandemia, ha detto, «abbiamo toccato il picco di oltre 9 milioni di persone in


