Il capo della lobby degli industriali ha appiattito l’associazione su una linea filo Meloni. Ma in cambio ha ottenuto ben poco. Bilancio di una presidenza fallimentare
La giostra triste si è già messa in moto, con il consueto contorno di fughe di notizie e colpi bassi. C’è ancora tempo, visto che la corsa, quella vera, alla presidenza di Confindustria non partirà prima di gennaio con la nomina dei tre saggi chiamati a vagliare le candidature alla poltrona di vertice. A quanto sembra, però, gli imprenditori non vedono l’ora di voltare pagina. E lo stesso Carlo Bonomi, nominato nella primavera del 2020, fatica a gestire la fase finale del suo mandato. Risale



