L’istituto di statistica ha rivisto al rialzo i dati sulla crescita e il deficit dal 2021 al 2023. La revisione avrà effetti minimi sulla prossima legge di Bilancio, che resta in alto mare
Tanto rumore per nulla, o quasi. Come previsto sin dallo scorso marzo, l’Istat ha comunicato i risultati della revisione della contabilità nazionale degli ultimi anni, ma per il governo a caccia di risorse, o anche di appigli statistici, per chiudere il cerchio della prossima manovra, il raccolto si preannuncia scarso. È vero, infatti, che i conti migliorano, ma le novità riguardano il passato prossimo, il periodo 2021-2023, con ricadute ancora tutte da valutare sui numeri di quest’anno e, a cas



