La pandemia in Italia

A fine ottobre il governo di Giorgia Meloni ha variato la periodicità del bollettino quotidiano dei nuovi casi di Covid-19 in Italia. Il bollettino che dal 23 febbraio 2020 comunicava agli italiani lo stato della pandemia (nuovi casi, decessi, terapie intensive) è diventato un mero aggiornamento settimanale. Secondo gli ultimi dati, la pandemia continua il suo corso alternando periodi di aumento di contagi a diminuzione: nell’ultima settimana di novembre sono stati circa 277mila i nuovi casi, una media giornaliera di circa 32mila. Sono in aumento invece i decessi (media di 91 al giorno rispetto agli 80 delle precedenti settimane di novembre) e il numero di persone che entrano in terapia intensiva (40 ingressi in media nella settimana in esame). Infine, osservando i vaccinati, si nota che sono ancora 6,79 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto mai una dose di vaccino dall’inizio della campagna vaccinale. Fra chi ha 5 e 11 anni, solo il 42 per cento ha completato il ciclo vaccinale consigliato.

Le vaccinazioni

Continua il calo delle nuove vaccinazioni: in Italia, nell’ultima settimana di novembre, solo 1.070 persone si sono vaccinate. Di queste il 19,9 per cento ha fra i 5 e gli 11 anni. Calano le vaccinazioni anche nella fascia più a rischio degli over 50.

Sempre meno test

In Italia in media si fanno poco meno di 200mila tamponi al giorno (189mila a fine novembre). Un dato simile al novembre di due anni fa e molto lontano dal milione di tamponi che venivano effettuati a dicembre dello scorso anno. Per questo i dati che abbiamo attualmente sul numero di positivi sono molto diversi e pongono il problema su come “tracciare” l’evoluzione della pandemia. Non solo, pongono anche la questione sull’utilità dei test giunti a questo punto.

I decessi

Nelle ultime settimane, sono saliti i decessi per complicazioni da Covid-19. Secondo il monitoraggio, giornalmente, muoiono in media quasi 80 persone positive al coronavirus.

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