Fedeli e chiesa cattolica

Davvero in Italia non c’è più religione? I numeri raccontano una storia diversa

Antonio Calanni/AP
Antonio Calanni/AP
  • Quando la pandemia sarà finalmente terminata dovremo cercare di capire quale impatto abbiano avuto sui processi di secolarizzazione la sospensione di molte attività pastorali, la riduzione dei posti disponibili nelle chiese, la chiusura prolungata degli oratori, il rinvio di prime comunioni, cresime e matrimoni.
  • Molti preti tracciano già oggi un bilancio apocalittico per la chiesa, sostenendo che molti praticanti non torneranno più, che tanti bambini hanno rinunciato per sempre all’iniziazione cristiana, che i fedeli più tiepidi hanno abbandonato i banchi delle chiese.
  • Ci sarà tempo per verificare l’esattezza di queste profezie «decliniste». Quel che possiamo fare oggi è invece valutare ancora una volta la situazione della religiosità italiana precedente l’inizio della pandemia. E i dati sono una piccola sorpresa.

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