Quali sono i valori che gli italiani percepiscono come unificanti e quelli che, invece, avvertono come divisivi? Qual è la scala delle cose importanti della vita che uniscono gli elettori di centrodestra con quelli di centrosinistra e quali, invece, sono le aspirazioni che li differenziano? L’analisi delle dimensioni valoriali e delle determinanti aspirazionali ci offre uno spaccato particolare sulla società di oggi, delle dissomiglianze e delle sovrapposizioni tra i diversi elettorati.

Complessivamente i valori che sono percepiti come unificanti da più del settanta per cento degli italiani sono la famiglia (82 per cento), l’amore per il bello (78), il gusto per la qualità della vita (77), l’appartenenza alla propria comunità (74), la patria (73), il rispetto e la solidarietà (72), nonché la difesa della democrazia (71 per cento).

I valori che, invece, hanno un portato maggiormente divisivo (superiore al 35 per cento) sono il narcisismo (divisivo per l’82 per cento), la nostalgia del passato (separativo per il 54 per cento), la fede cattolica (disgiuntiva per il 50 per cento), l’ambientalismo (divisivo per il 42 per cento), nonché l’essere risparmiosi che viene avvertito come fratturante dal 37 per cento degli italiani.

Tra gli elettori di Fratelli d’Italia e quelli del Pd, troviamo alcune similitudini e alcune differenze significative. L’amore per il bello mette d’accordo entrambi gli elettorati (81 per cento tra i fan di Meloni e 82 tra quelli di Schlein), così come la difesa della democrazia, la solidarietà e l’essere risparmiosi. I valori maggiormente unificanti, per gli elettori di Fdi, sono la famiglia, l’appartenenza alla propria comunità, la patria, il rispetto e la difesa della democrazia. Per i supporter del Pd la classifica dei valori presenta minori valenze unificanti.

Il senso unificante della famiglia è di 14 punti in meno rispetto alla media degli elettori di Fdi (70 contro 84); la patria mostra una distanza di 22 punti (65 contro 87); l’appartenenza alla comunità locale ha uno iato di 16 punti (68 contro 82); il rispetto viene percepito come meno unificante con una distanza di 24 punti (62 a 86), la nostalgia per il passato è un valore unificante per il 46 per cento della base elettorale di Fdi, mentre crolla al 24 in quella del Pd.

Le similitudini

LAPRESSE

Le differenze e le similitudini di mentalità e visione della vita tra i diversi elettorati emergono maggiormente se analizziamo quelli che sono gli elementi esistenziali e aspirazionali più importanti.

Qui affiorano i tratti di maggiore similitudine, specie intorno agli stili di vita, tra gli elettorati, ma anche le faglie che distinguono mentalità e approcci all’esistenza. Gli elementi che accomunano i diversi elettorati, sia di destra sia di sinistra, sono l’essere finanziariamente sicuri, l’essere autosufficienti e non dover dipendere dagli altri, l’essere sicuri nel proprio quartiere, l’avere un lavoro soddisfacente, l’essere colti e il godersi la vita. Sono aspirazioni esistenziali che non vedono differenze significative e che hanno citazioni che oscillano tra gli elettori di Fdi, M5s, Lega, Forza Italia e Pd tra l’84 per cento e oltre il 90 per cento.

Le differenze emergono sulle ambizioni che scorrono lungo gli assi della visione della famiglia e della mentalità. Gli elettori di centrodestra, in primis di Fdi, rispetto a quelli del Pd, amano maggiormente avere tanti soldi (71 a 48), vivere una vita religiosa (51 a 30), avere una bella casa (84 a 76), avere dei figli (79 a 67), essere sposati (57 a 45) e andare sempre al ristorante (30 a 18). Altre ambizioni come viaggiare tanto, avere una bella macchina, avere la barca, possedere tanti amici, avere successo nella carriera, avere cose belle, mostrano una ridotta distanza tra i due elettorati e una dinamica tendenzialmente omologatrice.

La società, nel corso degli ultimi decenni, si è profondamente conformata negli stili di vita e nei tratti esistenziali. Le macro differenze restano, da un punto di vista valoriale, sulla vision della patria e della comunità locale, sulla dimensione maggiormente conservatrice della famiglia, della fede, del rapporto con gli altri e gli immigrati da parte degli elettori di centrodestra.

Così come permangono differenze di mentalità sui temi del rapporto con il denaro e l’ostentazione della ricchezza, nonché sul ruolo e peso della nostalgia. Distanze e processi di omologazione che fanno comprendere in quali ambiti radichi la sempre maggiore fluidità degli elettorati e anche la difficoltà, specie per la sinistra, a trovare e definire una propria specifica e marcata identità.

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