La prima e assoluta preoccupazione per il 40 per cento della generazione Z di fronte al lavoro è quella di essere sfruttati. Al secondo posto dei timori c’è quello di non avere più tempo per sé, come denuncia il 28 per cento dei giovani
cento).
Lavoratori italiani sempre più poveri e disallineamento tra la domanda e l’offerta di lavoro, sono solo alcuni dei temi che i recenti report dell’Istat hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica. La quota di persone occupate a rischio di povertà è passata dal 9,5 per cento del 2010 all’11,5 per cento nel 2022. Non solo. A fine 2023, sempre secondo l’Istat, le persone disoccupate erano circa un milione e ottocento mila (ovvero il 7,2 per cento), mentre le imprese italiane, nel 2023, hann



