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L’Unione europea ha identificato 30 materie prime critiche in cui la loro fornitura è altamente concentrata. Ad esempio, nel periodo 2012-2016, la Cina ha fornito il 98 per cento della fornitura all’Ue di elementi delle “terre rare” (elementi chimici usati per semiconduttori, fibre ottiche ecc.), la Turchia ha fornito il 98 per cento della fornitura all’Unione europea di borato e il Sud Africa il 71 per cento del fabbisogno dell’Unione europea di platino. Molti paesi fornitori di materie prime impongono sempre più restrizioni alle esportazioni di minerali e metalli. La continua crescita della domanda globale di metalli e minerali non metallici potrebbe portare a maggiori restrizioni (e quindi difficoltà di reperimento per i paesi europei per esempio). La quota della produzione mondiale di cobalto, terre rare e tungsteno interessata dalle restrizioni all’esportazione è stata superiore al 70 per cento.
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