Dati

La generazione Z cerca un lavoro stabile e datori meno autoritari

Per la maggioranza dei giovani (53 per cento) i capi d’impresa sono rapaci, interessati solo a fare sempre più soldi o dei padroncini

  • Gli aspetti più importanti di un lavoro sono quattro: il trattamento economico (41 per cento), la stabilità (33 per cento), la possibilità di fare carriera (32 per cento) e l’autonomia (30 per cento
  • Per la generazione Z avere un posto di lavoro vuol dire impegnarsi per raggiungere degli obiettivi (37 per cento) e diventare adulto per realizzare i propri progetti (31 per cento).
  • La generazione Z si sente fragile. Avverte di avere una cassetta degli attrezzi non particolarmente sviluppata. Sentono la carenza di esperienze lavorative, di avere avuto una formazione troppo teorica, di avere poche opportunità di incontro con il mondo delle imprese

Che cosa pensano del lavoro le ragazze e i ragazzi della generazione Z? La ricerca realizzata da Ipsos per Unioncamere Veneto e presentata recentemente a Mestre, è un buon caso di studio per cogliere qual è l’immaginario che circola all’interno di questa generazione. Il campione coinvolto è stato di 500 under 25 frequentanti le scuole superiori e le Università del Veneto. Per riflettere sul mismatch tra domanda e offerta di lavoro e per leggere in controluce i fenomeni di abbandono del lavoro

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