Il 16 gennaio i residenti del collegio uninominale di Roma 1 saranno chiamati a votare per le elezioni suppletive. I candidati dei principali schieramenti sono Simonetta Matone, per la destra, Cecilia d’Elia, per la sinistra, e il candidato di Italia Viva, Valerio Casini (eletto al consiglio comunale di Roma lo scorso ottobre con la lista di Azione di Carlo Calenda).

Le elezioni suppletive sono state indette dopo l’elezione a sindaco di Roma di Roberto Gualtieri, dimesso dalla carica di parlamentare. Già nel 2020 i residenti del collegio centrale di Roma erano tornati al voto per elezioni suppletive (allora era il seggio di Paolo Gentiloni, dimesso per l’elezione a commissario europeo).

Il centro di Roma è da molti anni ormai che una roccaforte di voti del centro sinistra: alle politiche del 1996, Roma 1 aveva eletto Walter Veltroni con quasi il 50 per cento dei voti (il candidato di centro destra dell’epoca, Filippo Mancuso, aveva ottenuto poco più del 45 per cento).

E così per tutte le elezioni successive: la definizione territoriale del collegio e la struttura delle sezioni elettorali sono di poco cambiate nel tempo, ma lo schieramento è stato sempre a favore del candidato di centro sinistra. È interessante però sottolineare come le scorse elezioni tenutasi a Roma – quelle per la carica di sindaco – abbiano portato un vero e proprio cambiamento all’interno della roccaforte rossa. Dei 92.672 voti validi espressi dai cittadini, Calenda è stato quello che ne ha raccolti di più: 29.490 contro i 29.047 per Gualtieri, 22.403 per Michetti e 8.967 per la sindaca uscente Raggi. Quei voti sono poi tutti confluiti al ballottaggio a Gualtieri, ma evidenziano il grande successo del partito di Carlo Calenda nella zona centrale di Roma. Sarà interessante osservare quanto la candidatura di Valerio Casini, primo degli eletti al consiglio comunale di Roma con la lista di Carlo Calenda, raccoglierà voti nella roccaforte Pd.  

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