Lo polarizzazione sociale, con il caro prezzo un’Italia più povera e fragile

$19 October 2022, Italy, Rom: People stand in front of the entrance of Palazzo degli Uffici in front of a relief by artist Publio Morbiducci that shows, among others, former Italian dictator Mussolini sitting on a horse. (to dpa \\\"Ahead of 100th anniversary of the seizure of power by the fascists in Italy\\\") Photo by: Oliver Weiken/picture-alliance/dpa/AP Images$

19 October 2022, Italy, Rom: People stand in front of the entrance of Palazzo degli Uffici in front of a relief by artist Publio Morbiducci that shows, among others, former Italian dictator Mussolini sitting on a horse. (to dpa "Ahead of 100th anniversary of the seizure of power by the fascists in Italy") Photo by: Oliver Weiken/picture-alliance/dpa/AP Images

Enzo Risso

26 novembre 2022 • 19:31Aggiornato, 27 novembre 2022 • 14:09

La lower class, le persone che si sentono povere, che oscillano tra il 6 e l’11 per cento (tra i 4 e i 6 milioni di persone che si percepiscono come indigenti)
La upper class, le persone che si collocano tra i benestanti e il ceto alto e medio alto, è cresciuta di diversi punti, passando dal 4 per cento di media negli scorsi anni al 6-7 per cento
Il 13 per cento delle famiglie pensa che la decurtazione di reddito potrebbe essere tra il trenta e il cinquanta per cento. La quota di quanti prevedono tagli così consistenti sale dal 13 al 24 per cento nei ceti popolari