Aumentano i nuovi iscritti negli atenei statali e non statali. Sono 329.817 i ragazzi che per la prima volta si sono immatricolati nelle università italiane nel 2022. Oltre 7mila sono, invece, le iscrizioni in più rispetto all’anno precedente. L’incremento è dunque del 2,2 per cento.

È il ritratto che emerge dall’ultima elaborazione statistica del Ministero dell’Università e della Ricerca per il periodo 2022-2023. I dati, ancora provvisori, confermano un significativo aumento degli ingressi nelle università. L’incremento ha consentito di arginare e recuperare quasi totalmente il calo di iscrizioni che era stato registrato nell’anno precedente. Un dato da sottolineare è la maggiore presenza femminile. Infatti, le nuove iscritte sono 183.647: il 56 per cento del totale delle immatricolazioni.

Per quanto riguarda la scelta del percorso di studi, rimane invariata la quota degli iscritti per l’area Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) che ammonta a circa il 30 per cento dei nuovi immatricolati.

Risulta attrattiva per i neo universitari anche l’area economica, giuridica e sociale che è stata scelta dal 35 per cento degli studenti, rimanendo costante rispetto al precedente anno. Invece, coloro che prediligono studi nell’area sanitaria e agro-veterinaria sono il 17 per cento, mentre il 18 per cento ha optato per studi artistici e letterari. I dati completi si trovano sul sito del Mur.


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