- La situazione è particolarmente evidente tra i disoccupati: l’84 per cento (+16 per cento rispetto al dato medio) denuncia la limitatezza dei salari, mentre il 56 per cento (+7 per cento rispetto al dato medio) sottolinea la tendenza a offrire contratti precari
- Ampie le differenze tra chi vive in una grande città o in un piccolo centro. Nelle città più grandi maggiori il lavoro offerto è più precario e con stipendi minori
- Gli italiani chiedono più calma e tranquillità (53 per cento), più stabilità lavorativa (43 per cento) e maggiori sicurezze (41 per cento)
Pochi giorni fa abbiamo assistito allo sciopero generale per combattere «una pandemia salariale e sociale», come ha sottolineato il segretario della Cgil, Maurizio Landini. In effetti il quadro sociale del paese è tutt’altro che roseo. In vetta all’agenda degli italiani non c’è solo il tema della ripresa economica, ma svetta il bisogno di interventi per ridurre le diseguaglianze sociali (89 per cento) e ridimensionare il precariato (88 per cento). A fronte di un mondo imprenditoriale che



