Alla fine di un anno difficile, la maggioranza degli studenti tornerà oggi a lezione in presenza in quasi tutta Italia. Ma manca ancora un piano organico per mettere in sicurezza e tracciare i contagi che sono inevitabili
- Oggi le scuole tornano in presenza per milioni di studenti in tutta Italia. Dopo un anno di pandemia il sistema scolastico è allo stremo.
- Nella prima ondata abbiamo avuto le chiusure più lunghe d’Europa, ma gli sforzi compiuti nell’estate per riaprire in sicurezza non sono bastati.
- È seguito un anno altalenante, di aperture e chiusure, di indecisione e conflitto tra governo e regioni e di comunicazioni contraddittorie culminate con una riaperture di cui in pochi, tra presidi e insegnanti, sono del tutto convinti.
«La scuola sta soffrendo in maniera ampia, è una situazione che ci sta mettendo a dura prova». Cristina Costarelli ha 50 anni ed è la vicepresidente dell’associazione nazionale prèsidi di Roma e la dirigente del liceo scientifico Newton. Come migliaia di suoi colleghi in tutta Italia, oggi tornerà ad accogliere gran parte dei suoi studenti in presenza. Il decreto riaperture impone il ritorno in presenza di almeno il 70 per cento degli studenti nelle zone gialle, che da oggi coprono gran parte d



