Economia

Decreti ad hoc e proroghe, così il governo tunisino ha fatto gli interessi di Eni

  • I problemi di Eni in Tunisia nascono subito dopo la rivoluzione e la caduta del dittatore Ben Ali, quando si apre una nuova stagione politica, alimentata dalle richieste di maggiore democrazia e diritti.
  • La nuova commissione parlamentare che vuole fare luce sulle concessioni petrolifere ne blocca cinque tra cui una della multinazionale italiana, ma il governo interviene a favore delle aziende. E nel 2017 proroga il permesso per il giacimento di Borj El Kadhra via decreto legge. 
  • La discussione in commissione va avanti per circa un anno, facendosi a tratti molto accesa: «Perché mai il parlamento dovrebbe porre rimedio a questa contesa, quando è la multinazionale a non aver rispettato gli accordi da programma?». Ma alla fine a Eni vengono concesse altre due proroghe.

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