- Si stima che più di 11 mila posti di lavoro nel settore bancario saranno eliminati nel corso del 2023. L’ultima ad annunciare un riduzione di dipendenti è stata Citigroup che ha annunciato 5 mila licenziamenti entro la fine del secondo trimestre.
- L’aumento dei tassi di interesse ha provocato una caduta verticale delle operazioni che alimentano i profitti delle grandi banche. Il volumi delle Ipo sono diminuiti del 74 per cento rispetto allo scorso anno, e anche le emissioni di debito e le fusioni sono crollate.
- Il paradosso è che l’ondata di uscite arriva dopo un’incredibile impennata di assunzioni. Negli ultimi tre anni le maggiori istituzioni finanziarie americane hanno assunto più di 100 mila colletti bianchi.
Per i banchieri di Wall Street il mese di giugno chiude la stagione delle grandi migrazioni: dopo aver incassato i loro bonus annuali a febbraio, da marzo iniziano a cercare nuove opportunità di lavoro e la fase delle assunzioni termina più o meno in questi giorni. Di solito è così. Ma non quest’anno. Oggi è più facile incontrare per le vie di New York dipendenti delle banche con gli scatoloni, simbolo del licenziamento made in Usa. Perché da qualche mese il sistema finanziario americano è inve



