- Nella lettera con cui ha licenziato 422 lavoratori Gkn cita la «feroce competitività» del nuovo mercato dell’automotive, irrigidito «anche dai vincoli dovuti alle politiche ambientali».
- Nello stabilimento di Campi Bisenzio si producono prevalentemente semiassi: una componente necessaria anche all’auto elettrica, tanto che l’azienda aveva già vinto commesse per Fca per il modello del Ducato elettrico.
- La contrapposizione tra ambiente e lavoro in questo caso è falsa e ai lavoratori è arrivata anche la solidarietà della Climate Open Platform, la piattaforma che sta costruendo le mobilitazioni in vista della pre-Cop26
«Questa battaglia ci riguarda tutti»: così il collettivo di fabbrica dello stabilimento Gkn di Campi Bisenzio ha chiesto oggi di “Insorgere” con una manifestazione a Firenze a sostegno dei lavoratori, ricevendo solidarietà da tutta Italia. In effetti, le motivazioni con cui i 422 lavoratori sono stati licenziati lo scorso luglio dal fondo inglese Melrose proprietario della multinazionale Gkn sono estremamente preoccupanti per tutto il settore automotive. Nella mail di licenziamento arrivat



