LA PROMESSA DI UN GIGA PER TUTTI

La corsa a ostacoli del governo verso le connessioni veloci

LaPresse
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  • Il piano «Italia a un giga» per connettere il paese voluto dal ministro Colao considera per la prima volta la velocità reale delle connessioni nel momento di picco e non la semplice velocità massima. 
  • Il problema però è capire se i piani degli investitori privati verranno rispettati, per fare in modo che il pubblico intervenga realmente dove manca il servizio.
  • Il governo ha chiesto ai fornitori di rete fisso-wireless tutti gli indirizzi realmente serviti e ha scoperto che sono molti meno di quelli coperti sulla carta. E ora pensa di imporre la rendicontazione ogni sei mesi da parte degli operatori.

A settembre entra nel vivo il piano con cui il governo intende coprire con una velocità internet a «prova di futuro», almeno un gigabit, tutti gli italiani, entro il 2026 con circa 3,8 miliardi di euro in fondi pubblici. Un nuovo piano che adotta soluzioni e approcci innovativi – mai adottati prima in Europa – per evitare un grosso problema già sperimentato negli anni scorsi: la differenza tra la teoria e la pratica. Già il precedente piano “banda ultra larga” garantiva 100 megabit a tutti entr

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