- Il piano «Italia a un giga» per connettere il paese voluto dal ministro Colao considera per la prima volta la velocità reale delle connessioni nel momento di picco e non la semplice velocità massima.
- Il problema però è capire se i piani degli investitori privati verranno rispettati, per fare in modo che il pubblico intervenga realmente dove manca il servizio.
- Il governo ha chiesto ai fornitori di rete fisso-wireless tutti gli indirizzi realmente serviti e ha scoperto che sono molti meno di quelli coperti sulla carta. E ora pensa di imporre la rendicontazione ogni sei mesi da parte degli operatori.
La corsa a ostacoli del governo verso le connessioni veloci
04 settembre 2021 • 17:10Aggiornato, 04 settembre 2021 • 17:12