No del Consiglio di amministrazione Fs ai nomi proposti per la guida di Trenitalia e Rete ferroviaria italiana-Rfi dall’amministratore delegato Gianfranco Battisti. Ha votato contro perfino il presidente Gianluigi Vittorio Castelli
- Con quattro voti contro tre il consiglio di amministrazione delle Fs ha bocciato i nomi proposti dall’amministratore Gianfranco Battisti per la guida delle due più importanti società del gruppo, Trenitalia e Rete ferroviaria
- Hanno votato contro anche il presidente Fs, Gianluigi Vittorio Castelli e Wanda Ternau che fa parte del comitato interno per la scelta dei candidati
- È un clamoroso atto di sfiducia nei confronti del manager che dovrebbe gestire almeno 6 miliardi di euro del Recovery Fund per le infrastrutture
Quattro contro tre: lunedì sera il consiglio di amministrazione delle Ferrovie dello Stato (Fs) ha votato a sorpresa contro le nomine dei nuovi capi di Trenitalia e Rete ferroviaria italiana (Rfi), le due società che sono il cuore del gruppo. La prima con 28 mila dipendenti muove in tutta Italia le Frecce e le migliaia di altri treni; la seconda con 30 mila dipendenti gestisce l'infrastruttura (binari e segnalamento) e indirizza gli enormi investimenti pubblici su di essa. Sia la holding Fs, sia



