Il progetto presenta molti aspetti critici sul piano tecnologico. Ma i due maggiori sono che i costi sono stati calcolati soprattutto al fine di evitare una nuova gara europea, e che – dai dati ufficiali di traffico – l’opera non ha valenze strategiche. La bocciatura della Corte dei Conti sembra dunque giustificata
Certo è che di problemi il Ponte sullo Stretto ne ha molti. Proviamo un rapido riassunto. Ci sono molti rischi diretti, cioè costruttivi: non è mai stato costruito un ponte sospeso con un impalcato così lungo, e soprattutto mai uno anche ferroviario, oltre che stradale. E non a caso: la ferrovia ha esigenze strettissime di rigidità dell’impalcato, e i ponti sospesi tendono a essere flessibili. Poi ci sono rischi sismici: il ponte è su una delle maggiori faglie sismiche italiane, che è dichiarata


