- Il ministero ha risposto a un interrogazione della deputata Chiara Gribaudo che dice “di essere sollevata se la ministra ha deciso di fare marcia indietro perché bisogna preserverare l'indipendenza e l'efficacia dell'azione dell'ispettorato”
- Per Matteo Ariano, coordinatore nazionale ispettorato del lavoro per la Cgil, “c'erano la bozza e il confronto. Mi sembra tutto surreale. A quanto pare, si sono resi conto che era una cosa che non potevano fare. La proposta rischiava di essere un errore clamoroso che non sarebbe andato a beneficio della vigilanza”
- Ora la ministra Calderone punta sulla riorganizzazione del ministero, ma secondo Ariano “il risultato è far lievitare i costi e generare un forte condizionamento politico”
Dalla smentita all’autosmentita nell’arco di un pomeriggio. È quanto fatto prima dall’ufficio legislativo del ministero del Lavoro e poi dalla ministra Marina Elvira Calderone stessa a proposito dell’ipotesi di soppressione dell’Ispettorato nazionale del lavoro e del suo riassorbimento all’interno del ministero. I tecnici, rispondendo a un’interrogazione della deputata del Pd Chiara Gribaudo, hanno dichiarato in un documento ufficiale che l’accorpamento dell’Ispettorato nazionale del lavoro



