Il governo ha adottato una politica di bilancio prudente, ma di fatto continua a procrastinare la soluzione ai problemi strutturali italiani
Da quando l’Italia è entrata nell’euro ha avuto davanti a sé due alternative di politica di bilancio: dare un colpo severo e definitivo al debito pubblico attraverso una manovra di bilancio che faccia emergere un avanzo primario consistente e permanente, con l’aspettativa di beneficiare di una riduzione del costo del denaro che permetta di non sacrificare troppo la crescita economica; oppure puntare su un forte sostegno alla crescita attraverso un disavanzo pubblico importante, volto a migliorar



