- La Corte di giustizia dell’Unione europea dà ragione a Fiat Chrysler oggi Stellantis e al Gran Ducato del Lussemburgo che nel 2012 aveva accordato alla società un accordo fiscale anticipato.
- Secondo la Commissione europea e il tribunale Ue quell’intesa aveva permesso a Fca di risparmiare 30 milioni di imposte dal 2012, abbassando al minimo la remunerazione della società di tesoreria del gruppo.
- Ora i giudici hanno ribaltato la decisione, sostenendo che non si trattava di aiuto di stato. Fca ha anche chiesto che la Commissione Ue le pagasse le spese legali.
La vicepresidente della Commissione europea Margrethe Vestager l’ha definita «una grossa sconfitta per l’equità fiscale». Ieri la Corte di Giustizia dell’Unione ha ribaltato la sentenza del tribunale Ue che nel 2019 aveva dichiarato l’accordo fiscale concordato tra il Gran Ducato di Lussemburgo e Fiat Chrysler – Fca – oggi Stellantis – un aiuto di stato illecito. La sentenza della Corte, pronunciata ieri mattina, è un grosso colpo per la lotta all’elusione fiscale all’interno dell’Unione eu


