Di fronte alla transizione energetica si stanno sviluppando due strade. Quella americana punta sull’ottimizzazione delle batterie, quella tedesca sulle nuove possibilità di conservare l'idrogeno. In questa competizione l’Italia risulta quasi assente. Il sistema dei Fraunhofer offre un ottimo esempio di come dove le imprese sono più piccole, la conoscenza deve essere trattata come bene pubblico da proteggere e condividere
- Di fronte alla transizione energetica e una mobilità meno inquinante si stanno sviluppando due strade. Una rappresentata da Tesla punta all’ottimizzazione delle batterie, l’altra sta emergendo in Germania dove sono riusciti a brevettare una pasta che intrappola l’idrogeno e lo conserva ovviando ai tradizionali problemi di pressione.
- In questa competizione fra due direttrici tecnologiche per la transizione energetica l’Italia risulta quasi assente. Lo scarso numero di brevetti costituisce una ben nota debolezza della nostra economia.
- La Germania, attraverso il sistema dei Fraunhofer offre un ottimo esempio di come dove le imprese sono piccole la proprietà intellettuale deve essere considerata bene pubblico da condividere per alimentare sviluppo e innovazione.
La transizione energetica e una mobilità meno inquinante sono fra i punti più importanti del programma di governo. La elettrificazione del trasporto su gomma trova ben noti ostacoli nella scarsa autonomia delle batterie, nei loro tempi di ricarica, nell’inquinamento che provocano e nei materiali rari necessari a produrle. Al bivio sull’energia Per superare questi ostacoli Tesla ha brevettato nuovi tipi di batterie che saranno prodotte in grandi quantità anche da Panasonic in Nevada fra po



