Diario Europeo

La guerra commerciale europea agli Stati Uniti

  • L’Ue ha finalmente deciso di indossare i guantoni da boxe e di rispondere alle politiche industriali e protezioniste degli Stati Uniti, iniziando con un ammorbidimento delle norme sugli aiuti di stato.
  • Le tecnologie verdi e la transizione ecologica sono “industrie nascenti” dove bisogni colossali di investimento si intrecciano con la necessità di non rimanere indietro in una corsa dove probabilmente finiranno per emergere pochi attori chiave.
  • Nel definire la politica industriale occorrerà non dimenticare la specificità europea ed evitare una guerra commerciale tra paesi europei. Sugli aiuti di stato, la strategia negoziale dell’Italia e degli altri paesi ad alto debito è miope e incomprensibile.

La settimana appena trascorsa ha visto un’accelerazione del confronto tra l’Unione europea e Stati Uniti sulla politica industriale che non sembra destare l’attenzione che dovrebbe, soprattutto nel nostro paese. Ha iniziato la Volkswagen, annunciando di aver sospeso il progetto di costruire una mega fabbrica di batterie nell’Europa dell’est e di considerare l’opzione di impiantarsi negli Stati Uniti, dove potrebbe ricevere fino a dieci miliardi di euro in sovvenzioni. Si tratta di sovvenzio

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