L’ex presidente Bce: «Ogni anno 800 miliardi d’investimenti in più per rilanciare la competitività». «Mobilitare risorse private e limitare i poteri di veto dei singoli stati per decidere rapidamente»
Cambiare, e cambiare in fretta, oppure arrendersi al triste destino di una decrescita infelice. Chiamato da Ursula von der Leyen a tracciare una rotta possibile per salvare l’Unione dal declino, Mario Draghi ha presentato un rapporto che mette l’istituzione europea di fronte a una sfida definita “esistenziale”. Niente sarà più come prima se i 27 paesi non trovano in fretta un sentiero comune per ridare slancio a una crescita economica che nell’ultimo ventennio ha visto il continente perdere cost



