La procura della Repubblica di Savona ha archiviato definitivamente l’indagine che aveva avviato contro ignoti. Il cedimento avvenne a novembre di due anni fa sull’autostrada gestita dal gruppo Gavio fu causato da una frana.
- Il viadotto della Torino-Savona crollato a novembre di due anni fa non cadde a causa della manutenzione scarsa, ma per effetto di una frana che si staccò dalla montagna sovrastante.
- A questa conclusioni è arrivata sulla base di una relazione tecnica la Procura di Savona che aveva avviato un’indagine contro ignoti.
- Il nuovo viadotto è stato costruito in poco più di due mesi dal concessionario dell’autostrada dei Fiori, il gruppo Gavio di Tortona.
Il viadotto Madonna del Monte sulla Torino-Savona il 24 novembre di due anni fa crollò non perché non era stata effettuata su di esso la manutenzione necessaria. Le cause del cedimento furono altre: quasi sicuramente una frana che si staccò dal versante della montagna. A queste conclusioni è arrivata la Procura di Savona che da mesi stava occupandosi dell'accaduto e che ha deciso di archiviare in via definitiva le indagini condotte fino a oggi contro ignoti. Secondo la relazione dei tecnici che



