- La Russia dichiara la “forza maggiore” per il taglio delle forniture collegate al gasdotto Nord Stream, di fatto confermando la piena discrezionalità nel decidere dove e quando tagliare le forniture.
- Il presidente dell’Aie Fatih Birol avverte: «I governi europei devono preparare i cittadini europei a ciò che potrebbe accadere». Neanche i guadagni della Russia sono abbastanza per pensare che Putin non toglierà il gas: «Ha già sfruttato l'attuale crisi energetica per portare enormi quantità di denaro extra».
- Di fronte alla crisi energetica che incombe, Birol propone misure immediate: incentivare il risparmio energetico delle industrie, e far sì che i consumatori domestici vengano informati del pericolo avviando una campagna di riduzione dei consumi.
Il colosso russo Gazprom ha invocato le cause di “forza maggiore” per giustificare la riduzione delle forniture di gas a partire dal 14 giugno in una lettera inviata ad almeno un importante cliente europeo. Il documento, visionato da Reuters, dimostra come Vladimir Putin stia utilizzando la forza di avere il rubinetto del gas nelle sue mani contro l’Europa. Mosca ha piena discrezionalità nel decidere da dove devono scorrere i flussi e se tagliarli. In questo scenario, l’Agenzia internazional



