Economia

Paghe da fame e “droga di Hitler”: ecco gli schiavi dei cantieri navali

LaPresse
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  • Marghera è il luogo più interessato dalle indagini con 871 lavoratori destinatari della paga globale. Il 20 per cento degli operai delle aziende in appalto. Al secondo posto Monfalcone a quota 178, seguita da Riva Trigoso con 134 e Ancona con 129.
  • Nel cedolino fittizio erano presenti voci artificiose, quali “bonus 80 euro”, “anticipazione Tfr” e “indennità di buono pasto”, mai erogate al lavoratore.
  • Secondo uno studio di Matteo Gaddi, ricercatore della fondazione Sabattini, i lavoratori diretti, esclusi i dirigenti, avrebbero un costo aziendale di 55mila euro all'anno, mentre quello degli operai in appalto scenderebbe a 33mila.

Vivere per lavorare. Ed essere retribuiti in maniera irregolare o sfruttati per più di dodici ore al giorno con una paga oraria inferiore ai sette euro lordi l’ora. Nel complesso le indagini sul sistema degli appalti di Fincantieri della Guardia di finanza di Venezia, con il supporto dell'Ispettorato territoriale del lavoro della città lagunare, ha scoperto 1.951 operai impiegati in diversi cantieri navali, e in diverse città, con una busta paga “fittizia”. Ben 383 guadagnavano meno di sette eu

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