Gli sconti sulle imposte valgono solo pochi euro per gran parte dei lavoratori dipendenti. Per i pensionati con assegno al minimo c’è la beffa dell’aumento di 3 euro al mese. E sugli annunciati tagli delle tasse pesa il probabile flop del concordato biennale
Aumentare le tasse? Non se ne parla. Sacrifici per famiglie e lavoratori a basso reddito? Mai e poi mai. Partita con queste granitiche certezze, alimentate dalle anticipazioni sapientemente centellinate dalla propaganda di governo, la legge di Bilancio appena depositata in parlamento rischia di essere ricordata come la manovra delle mance. Il gioco di anticipi, scaglioni, prelievi e detrazioni che corre da un capo all’altro del testo produce pochi effetti concreti e molte illusioni ottiche. È ve



