Economia

Per essere efficace il Recovery plan deve ripartire dalle nostre città

©Vincenzo Coraggio/LaPresse
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  • Il vecchio Recovery plan messo a punto dal governo Conte II non aveva un’anima e mancava di una visione prospettica nuova. Proviamo dunque a proporre al governo Draghi un angolo di visuale nuovo, un punto di partenza certamente non omnicomprensivo ma diverso dalla solita lista della spesa. Il tema è: convivere nella città. 
  • Dal 2009 la popolazione urbana mondiale è superiore a quella rurale: la città è il luogo dove tutto si concentra e tutto avviene, il luogo di ogni sfida.
  • Iniziare a ragionare dalle città serve per capire meglio il nostro mondo: l’Italia è cambiata e non possiamo accontentarci della solita vecchia lettura.

Uno dei problemi che pareva avere il Recovery plan italiano nella versione Conte II era la mancanza di un’anima, di una visione prospettica nuova. Dopo l’indiscutibile successo del premier nel trattare a Bruxelles e ottenere l’imponente cifra, sembra che non ci sia stata la capacità o il coraggio di andare oltre i progetti già nei cassetti dei ministeri. Nessuno sentiva tale collage come proprio e nessuno lo ha difeso. Proviamo dunque a proporre al governo Draghi un angolo di visuale nuovo, un

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