Economia

Per rendere autonomi gli studenti serve un reddito universitario

  • Francesco Billari, rettore della Bocconi, propone di estendere il Supporto per la formazione e il lavoro (350 euro mensili), uno dei due strumenti che sostituiranno il reddito di cittadinanza, agli studenti universitari, a prescindere dall'Isee della famiglia d'origine. 
  • L'accademico ha in mente un modello individualista, diffuso nel Nord Europa dove per riceverlo è sufficiente essere in regola con i crediti. In Danimarca questo sussidio è realtà, si chiama Statens Uddannelsesstøtte e ammonta a 825 euro per tutti gli studenti che non vivono più con i genitori.

  • Per Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera, “il merito va riconosciuto e il sussidio va dato in base al reddito”. Mentre per Alfredo D'Attore, responsabile Università per il Pd, “l'idea è da valutare, ma tutti gli studenti idonei per una borsa di studio devono essere beneficiari”.

Tra le richieste di maggiori alloggi per gli studenti, prezzi calmierati per gli affitti o espropri degli immobili sfitti, spicca una proposta: dare un reddito a chi studia all’università. A prescindere dalle condizioni economiche della famiglia d’origine. A patto, però, che non viva con i genitori. Questa idea non nasce da uno studente che sta dormendo in tenda davanti al proprio ateneo, ma da Francesco Billari, rettore della Bocconi, che l’ha accennata lunedì 8 maggio al Giorno e approfondita

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