IL CONFRONTO CON PARIGI

Recovery plan, la Francia come modello?

French President Emmanuel Macron delivers a speech flanked by French Economy and Finance Minister Bruno Le Maire, right, and French Minister for the Ecological and Inclusive Transition Elisabeth Borne, left, after a visit at the Valeo manufacturer plant, in Etaples, northern France, Tuesday May 26, 2020. France's government is injecting more than 8 billion euros ($8.8 billion) to save the country's car industry from huge losses wrought by virus lockdowns, and wants to use the crisis to make France the No. 1 producer of electric vehicles in Europe. (Ludovic Marin, Pool via AP)
French President Emmanuel Macron delivers a speech flanked by French Economy and Finance Minister Bruno Le Maire, right, and French Minister for the Ecological and Inclusive Transition Elisabeth Borne, left, after a visit at the Valeo manufacturer plant, in Etaples, northern France, Tuesday May 26, 2020. France's government is injecting more than 8 billion euros ($8.8 billion) to save the country's car industry from huge losses wrought by virus lockdowns, and wants to use the crisis to make France the No. 1 producer of electric vehicles in Europe. (Ludovic Marin, Pool via AP)

Arriva da Parigi l’influenza ideologica che ha spinto a vedere i piani di ripresa europei come l’inizio di filiere industriali continentali. Giovedì e venerdì il ministro LeMaire è venuto in Italia: il suo piano destina all’industria 35 miliardi e viene monitorato provincia per provincia

  • Il piano di ripresa francese prevede 35 miliardi di euro di investimenti a favore dell’industria, di cui però venti miliardi di tagli di tasse. L’ambizione, in ogni caso, è invertire la tendenza dopo decenni di delocalizzazioni. 
  • Per Grégory Claeys, ricercatore al think tank Bruegel. «La Francia ha veramente esercitato un’influenza ideologica: questa idea di sovranità industriale con campioni non più nazionali ma europei è al cuore del piano di rilancio europeo».
  • Le Maire giovedì e venerdì ha incontrato Vittorio Colao e Giancarlo Giorgetti e con il suo sistema di monitoraggio provincia per provincia e tutte le filiere su cui cooperare, il plan de relan francese è per forza un punto di riferimento anche per l’Italia.

Per gestire al meglio la pioggia di miliardi che arriverà dall’Europa, il metodo conta almeno quanto il contenuto e forse anche di più. La Francia ne sa qualcosa visto che già da settembre per rilanciare l’economia investe fondi propri in attesa di quelli europei. A guardare tempistica ed esecuzione, il confronto è impietoso per l’Italia. Difficile che il concetto scappi ai consulenti McKinsey assoldati dal nostro governo per creare un benchmark con gli altri paesi. Giovedì e venerdì, Vittori

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