- La proposta per sostituire il reddito di cittadinanza contenuta nelle bozze del decreto Lavoro disconosce totalmente la necessità di una misura universale di contrasto alla povertà.
- Gli unici poveri considerati meritevoli di aiuto sono i minorenni, o coloro che hanno un’età superiore ai 60 anni o hanno gravi disabilità, ed eventualmente quelli che svolgono nei loro confronti un lavoro di cura, ma per i minori solo sotto i tre anni.
- Un impianto che si traduce in un drastico taglio delle risorse messe a disposizione, realizzato operando tre riduzioni: del numero dei beneficiari, degli importi riconosciuti, della durata del beneficio.
«Nessuno verrà lasciato indietro». Le bugie del governo mostrano ora le loro gambe corte. La proposta per colmare il vuoto conseguente all’abrogazione, dal 2024, del Reddito di cittadinanza (Rdc), contenuta nelle bozze del decreto Lavoro atteso in un prossimo consiglio dei ministri, disconosce totalmente la necessità di una misura universale di contrasto alla povertà. Gli unici poveri considerati meritevoli di aiuto sono i minorenni, o coloro che hanno un’età superiore ai 60 anni o hann



