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I tempi supplementari stavano per scadere, ma nessuno aveva interesse a giocarsi la partita ai rigori
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Governo bocciato sui fondi per gli studentati. Bruxelles è sempre più preoccupata per i ritardi italiani
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Terza rata tagliata di 500 milioni, ma Roma conta ancora di salvare i 35 miliardi previsti per il 2023
I tempi supplementari stavano per scadere, ma nessuno aveva interesse a giocarsi la partita ai rigori. Si è chiuso così con un compromesso il lungo braccio di ferro, più di sei mesi, tra il governo italiano e la Commissione europea sul pagamento da 19 miliardi di euro della terza rata del Pnrr. Bruxelles si è accontentata di mostrare i muscoli senza affondare il colpo, lanciando però un messaggio chiaro per il futuro. E Roma è riuscita a limitare i danni, rinviando l’incasso di 519 milioni,



