- Trovato l’accordo per il tetto al prezzo del petrolio, ma adesso il Consiglio deve decidere di adottarlo all’unanimità. L’Italia e altri tre paesi lanciano la proposta di un «corridoio» per il prezzo del metano, che tocca solo in parte il costo dei contratti con la Russia.
- Per il petrolio si tratta del divieto per le navi dell'UE di fornire trasporti marittimi per greggio e prodotti petroliferi. Non è ancora emerso il valore.
- Il “corridoio” per il gas sarebbe banda di oscillazione per i prezzi del gas all'ingrosso (dunque non al dettaglio), da applicarsi a tutte le transazioni nell'Ue. Nel testo si fa molta attenzione a non intervenire sui contratti di lungo periodo, come quelli che ad esempio legano l’Eni alla società di stato russa Gazprom. Per il Gnl si pensa ai contratti per differenza.
L’Unione europea cerca da una parte di frenare i prezzi del gas e dall’altra di bloccare i profitti russi sul petrolio, ma non è detto che ce la faccia. Ieri il Consiglio europeo ha comunicato di aver trovato un accordo per bloccare il trasporto marittimo di greggio e prodotti raffinati russi oltre un certo prezzo nei paesi fuori dall’aria Ue. Nelle stesse ore si è fatta strada la proposta sostenuta anche dall’Italia di imporre un “cap” al metano, che in pratica esclude il gas naturale liquido.


