Sindacati e politici si mobilitano per salvare oltre 200 posti di lavoro alla Te Connectivity di Torino. La multinazionale che possiede la fabbrica vuole spostare all’estero la produzione anche se la filiale italiana non ha problemi di bilancio. Inutili le norme varate l’anno scorso contro le delocalizzazioni
L’appuntamento è per domani pomeriggio ai cancelli della Te Connectivity di Collegno, alle porte di Torino. Insieme agli operai sono attesi anche tre parlamentari dell’opposizione, Chiara Gribaudo per il Partito Democratico, Chiara Appendino per il Movimento 5 Stelle e Marco Grimaldi di Sinistra Italiana. Il presidio punta a tener alta l’attenzione sul destino dell’azienda piemontese che per decisione del gruppo multinazionale che la controlla chiuderà i battenti. Per i 222 dipendenti dello stab


