Risultati «migliori degli obiettivi» per Poste Italiane che chiude i conti dei primi nove mesi rivedendo al rialzo la guidance sul risultato operativo 2023, con un Ebit previsto a quota 2,6 miliardi.

I ricavi dei primi nove mesi dell’anno sono stati 8,88 miliardi, in aumento del 6,8% rispetto agli 8,32 miliardi realizzati nello stesso periodo dell’anno precedente. In miglioramento anche il risultato operativo, che è salito da 2,07 miliardi a 2,11 miliardi di euro (+27,2%). Poste Italiane ha terminato il periodo gennaio-settembre con un utile netto di 1,52 miliardi di euro, rispetto agli 1,44 miliardi contabilizzati nei primi nove mesi del 2022 (+5,8%). Nel solo 3° trimestre 2023 i ricavi sono saliti del 3,6% a 2,83 miliardi di euro, mentre l’utile netto è sceso del 15,9% a 382 milioni di euro.

Sulla base dei risultati dei primi nove mesi, il management ha proposto la distribuzione di un acconto del dividendo 2024 (relativo all'esercizio 2023) per un ammontare di 0,237 euro per azione; in crescita del 13% rispetto allo scorso anno. La cedola sarà staccata lunedì 20 novembre.

Contestualmente Poste verserà una “una tantum” da 1.000 euro per ogni dipendente, che sarà corrisposta nella prossima busta paga. 

Parla di «solidi risultati», «costantemente superiori rispetto agli obiettivi, trainati dalla performance commerciale e dalla razionalizzazione dei costi», l'amministratore delegato Matteo Del Fante. 

E per il prossimo anno, il 2024, «non c'è ragione per non essere ottimisti. L'outlook è forte» dice Del Fante spiegando che il nuovo piano strategico sarà presentato a marzo, in coincidenza con la chiusura dei conti del 2023.

Nel bilancio 2023 il settore “corrispondenza, pacchi e distribuzione” raggiungerà il pareggio già nell'esercizio 2023, prima delle attese, trainato dal settore ancora in crescita della spedizione di pacchi che compensa il calo fisiologico dei volumi della corrispondenza tradizionale (sostenuta nei ricavi dalla revisione delle tariffe). Mentre tra le novità di una ampia diversificazione l'offerta PosteEnergia con oltre 400mila contratti è già «ben al di sopra - rileva Del Fante - del piano originario previsto per la fine del 2023». Nel settore assicurativo «raccolta al di sopra del livello di mercato», nei «pagamenti e mobile» continua «una crescita a doppia cifra».

L'amministratore delegato di Poste si sofferma sul riconoscimento ai dipendenti mentre è in corso il confronto con i sindacati per il rinnovo del contratto, che per i rappresentanti dei lavoratori deve essere l’occasione per recuperare potere di acquisto. I risultati in crescita di Poste «sono frutto dell'impegno dei suoi 120.000 dipendenti», riconosce Del Fante. 

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