- L’ultimo decreto Sostegni ha prorogato fino al termine dell’anno il congelamento dei pagamenti, poi si rischia un terremoto per le famiglie e le piccole imprese. Ma anche per quelle grandi, soprattutto in Lombardia
- La grande sospensione dei debiti che l’Italia sta sperimentando con tempistiche molto più lunghe rispetto agli altri paesi europei dovrebbe terminare il 31 dicembre prossimo.
- I fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza non saranno comunque sufficienti a frenare l’aumento del rischio del credito. A quel punto, come con il blocco dei licenziamenti, sarà ancora una volta la politica a dover dosare i tempi e i modi della fine dell’economia anestetizzata.
Il calendario che rivelerà la portata della crisi economica italiana non si ferma al primo luglio e al 31 ottobre, le tappe previste dalla fine del blocco dei licenziamenti. L’altra data chiave è quella della fine dell’assai meno raccontato “blocco dei finanziamenti” che durante l’anno della pandemia ha permesso a famiglie e imprese di non rimborsare le rate dei prestiti ottenuti dalle banche. La grande sospensione dei debiti che l’Italia sta sperimentando con tempistiche molto più lunghe r


