Il ministro da mesi annuncia negoziati per un accordo con una grande casa automobilistica di Pechino. Una trattativa lunga e complessa, mentre la crisi delle fabbriche ex Fiat diventa sempre più grave
Si riparte a settembre. E poi si vedrà. L’incontro di mercoledì al Mimit, convocato dal ministro delle Imprese Adolfo Urso per discutere del futuro dell’industria dell’auto in Italia, ha prodotto il solito fiume di parole e buone intenzioni, ma poco di più. È rimasto deluso, insomma, chi si aspettava qualcosa di diverso da un arrivederci a dopo le ferie: Urso ha approfittato dell’occasione per annunciare la “rimodulazione” del piano di incentivi, con vaghi cenni al merito della questione (sposta



