Lo «schema» risulta articolato su 6 grandi voci, a loro volta ripartite in sotto temi: popolazione (occupazione, minoranze, gruppi etnici, movimenti migratori); amministrazione (Regione, Provincia, Comune: composizione dei Consigli e schede biografiche sui personaggi più influenti); politica (orientamenti della popolazione, formazioni armate clandestine, partiti politici)
Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Per circa un mese pubblichiamo ampi stralci del resoconto dei lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta della X Legislatura che per prima provò a ricostruire l’operazione Gladio. Nelle conclusioni della Commissione resta una frase che pesa più delle altre: «Persistono elementi di ambiguità e reticenza nel rapporto tra struttura e istituzioni democratiche». È il linguaggio della politica per dire che qualcuno mentì
Dopo l’audizione del 4 giugno 1991 – ad integrazione delle risposte fornite dai generali Luccarini e Inzerilli e su specifica richiesta del Comitato – il SISMI ha trasmesso una serie di documenti concernenti l’attività informativa svolta in ambito « Gladio », dei quali il Comitato ha potuto, quindi, prendere conoscenza già prima di acquisire e poter leggere l’archivio elettronico trasmesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.
Fra tali documenti, meritano particolare attenzione uno «schema per la raccolta delle informazioni» e una relazione sulla situazione di Porto Torres, redatta secondo schemi non dissimili da quelli rilevabili dal rapporto riguardante Sassari.
Entrambi i rapporti rispondono, infatti, con buona approssimazione, ad una parte dei punti dello «schema» predetto, che risulta articolato su 6 grandi voci, a loro volta ripartite in sotto temi: popolazione (occupazione, minoranze, gruppi etnici, movimenti migratori, atteggiamento nei riguardi delle forze Armate e della Polizia); amministrazione (Regione, Provincia, Comune: composizione dei Consigli e schede biografiche sui personaggi più influenti); politica (orientamenti della popolazione, movimenti indipendentistici, formazioni armate clandestine, partiti politici – ubicazione delle sedi, organizzazione, aderenti, connessioni con ambienti industriali, culturali, commerciali e burocratici – disoccupazione, stampa – sedi delle varie testate, schede biografiche sui direttori e capi redattori, orientamenti e collegamenti – agenzie di informazioni, agenzie di pubblicità, sindacati – ubicazione delle sedi, organizzazione, cenni biografici sui dirigenti, numero degli iscritti, collegamenti con i diversi settori politici, industriali, culturali e commerciali – dati biografici sulle personalità della zona – parlamentari, politici, industriali, esponenti del mondo della cultura, finanzieri e sindacalisti); economia (risorse, organizzazione, grandi complessi, analisi delle singole industrie – proprietari, tecnici, tenore di vita degli operai, sindacati, ubicazione, piante degli stabilimenti, vigilanza – agricoltura – numero degli addetti per categorìa, sindacati, colture praticate e produzione, riforma agraria – pesca – numero degli addetti per categoria, sindacati, produzione e flotta peschereccia – turismo); trasporti (ferrovie, trasporti aerei, marittimi, fluviali e per via ordinaria.
Per tutti vengono chiesti: nomi e schede sui dirigenti, numero degli addetti per categoria, sindacati, ubicazione degli uffici; per quelli fluviali si richiedono anche le carte dei corsi d’acqua, i mezzi impiegati e gli uomini in servizio); comunicazioni (telecomunicazioni e radiocomunicazioni – nomi e schede dei dirigenti, numero degli addetti suddivisi per categoria, sindacati, ubicazione degli uffici e degli impianti).
Lo schema ora illustrato – redatto su carta non intestata e privo di data – può essere utilmente confrontato sia con i due rapporti informativi su Sassari e Porto Torres, sia con la pianificazione dell’attività informativa contenuta nelle «Direttive di base sulla guerra non ortodossa nei territori occupati dal nemico».
Raffrontando lo schema con il rapporto su Sassari, si può facilmente constatare che i contenuti e la numerazione dei paragrafi di questo corrispondono alle informazioni richieste dalle voci «Popolazione»; «Amministrazione» e «Politica» dello schema stesso; mancano invece notizie relative alle voci «Economia», «Trasporti» e «Comunicazioni».
A non diverse conclusioni conduce l’esame dell’informativa su Porto Torres che, pur essendo molto più sintetica di quella su Sassari, non se ne differenzia sostanzialmente nella struttura, in quanto è articolata allo stesso modo, su paragrafi corrispondenti solamente alle tre voci iniziali dello schema («Popolazione», «Amministrazione» e «Politica»).
È da notare, tuttavia, che il paragrafo 1 di questo rapporto, relativo alla situazione della popolazione, contiene, per una buona metà, notizie concernenti l’economia (livelli occupazionali, industrie e trasporti)
[È da rilevare che anche a questo rapporto, come a quello su Sassari, è allegato un biglietto intestato «2’ Divisione Ricerche – Il Direttore della 4* Sezione», che reca la seguente annotazione manoscritta»: «Lavoro ottimo. Proseguire con le altre Voci. Per quanto attiene alle industrie segnalate, oltre al personale sarebbe opportuno avere dati tecnici (numero e tipo di automezzi – numero di serbatoi carburante, tipo e quantità – tipo e quantitativo di produzione – dove si riforniscono di materie prime e dove inviano i loro prodotti, ecc.)].
Il confronto con la pianificazione dell’attività informativa previ sta dalle «Direttive di base» consente poi di osservare che le ultime due voci dello schema («Trasporti» e «Comunicazioni»), cui non viene data risposta nei rapporti su Sassari e Porto Torres, racchiudono informazioni di interesse squisitamente militare, più o meno direttamente riconducibili ad alcuni degli argomenti indicati dalla direttiva, sia con priorità «1» (installazioni di difesa aerea, telecomunicazioni ecc.) sia con priorità «2» (installazione di collegamenti, distribuzione di energia ecc.).
D’altro canto, le prime quattro voci dello schema («Popolazione», «Amministrazione», «Politica» ed «Economia») possono essere ricondotte alla sintetica dizione «situazione socio-economico politica», che costituisce l’ultimo degli argomenti informativi elencati dalla direttiva con priorità «2».
Sulla base di questo esame comparativo possono essere formulate le seguenti osservazioni:
1) le informazioni di interesse militare più dettagliatamente richieste dalle «Direttive di base» – che ad esse dedicano complessivamente undici voci con priorità «1» e cinque voci con priorità «2» – sono raggruppate in due delle sei voci dello schema rinvenuto negli archivi del SISMI, le quali risultano, peraltro, inevase dai compilatori dei due rapporti informativi sulle città sarde;
2) tali rapporti dedicano, al contrario, ampio spazio ai primi tre punti dello schema (per Porto Torres vi è, come si è visto, anche una parte sostanzialmente dedicata agli aspetti economici) riconduci bili ad uno solo dei dieci punti aventi priorità «2», quello relativo alla situazione socio-economico-politica. In questo quadro, particolare rilievo, quantitativo e qualitativo, assumono le schede ed i profili personali, ampiamente richiesti dallo schema e puntualmente forniti dai due rapporti. Nelle «Direttive di base» esiste un riferimento alla raccolta di informazioni su persone: quello, già citato, contenuto nella pianificazione dell’attività controinformativa e relativo alle «personalità chiave avversarie che possono costituire pericolo per la resistenza».
Nell’ambito degli invii di documenti che, come accennato, hanno fatto seguito all’audizione del 4 giugno 1991, è stato, altresì, tra smesso prima un elenco del «materiale contenuto nelle cartelle titolate Ricerca informativa», indi il materiale stesso. La nota di trasmissione dell’elenco precisa che nello stesso «non figura, né è stata ancora reperita, l’informativa concernente una Scuola di addestramento del PCI nei presso di Como».
L’elenco fa riferimento a circa 90 documenti contenuti in sotto cartelle della già menzionata cartella «Ricerca informativa», la maggior parte delle quali è intitolata ad una singola fonte, contraddistinta da una lettera dell’alfabeto. Sono poi indicate una cartella «Fonti occasionali» ed una cartella «Relazioni varie»; in quest’ultima, oltre ad alcune relazioni trimestrali sul Friuli-Venezia Giulia, inviate da «Capi» di «formazioni» contraddistinte da numeri, sono contenuti alcuni dei documenti già illustrati, quali lo schema per le informazioni e le relazioni manoscritte su Porto Torres e su Sassari.
L’appunto sulla Rizzoli SpA è annotato nell’elenco della cartella «Fonti occasionali».
I documenti, riguardanti argomenti vari, per lo più di interesse strettamente locale, recano date che vanno dal 1960 al 1987; la maggior parte di essi risale al biennio 1975/76. Al genere dei documenti d’interesse locale appaiono riconducibili anche due informative, entrambe datate 1979, concernenti alcuni comuni del Friuli-Venezia Giulia (Cerignano, Cividale e Monfalcone).
Tali informative, non comprese tra gli invii del SISMI da ultimo menzionati, ma successivamente rinvenute nell’archivio elettronico trasmesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, fanno riferimento alla situazione di alcuni reparti dell’Esercito, dei Carabinieri, della Pubblica sicurezza e della Guardia di finanza di stanza nelle località prima citate.
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