25 aprile

I luoghi di memoria, da simboli della comunità a monumenti del trauma

©Lapresse Archivio storico. Milano, Piazzale Loreto
©Lapresse Archivio storico. Milano, Piazzale Loreto
  • Dalla sua formulazione a oggi, il concetto di “luogo di memoria” ha vissuto una rilevante trasformazione di significato, nata dall’uso e dalle esigenze del presente. Quello che era un paradigma storiografico ha preso corpo tangibile – ed esperibile – nell’uso pubblico, mettendo il luce il profondo legame tra la memoria di eventi violenti e il luogo dove sono accaduti.
  • Sono, ad esempio, luoghi della memoria italiani la marcia su Roma, la guerra di Spagna, le leggi razziali, Predappio, Mussolini, Matteotti, il 10 giugno (1940, l’entrata in guerra dell’Italia), la guerra di Grecia, la ritirata di Russia, il 25 luglio (1943, la caduta del fascismo e la deposizione del duce), l’8 settembre (1943, giorno della comunicazione pubblica dell’armistizio firmato dal governo Badoglio), la Repubblica sociale italiana, la Resistenza, Piazzale Loreto.
  • Luoghi del trauma, prima che della memoria: la loro trasformazione in monumenti ha tempistiche e modalità differenti, legate anche alla progressiva presa di coscienza di cosa vi era avvenuto. Una consapevolezza spesso arrivata solo dopo una lunga e complicata stagione processuale, giunta fino a oggi.

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