Un forte terremoto di magnitudo 7 ha colpito le Filippine settentrionali. Al momento il bilancio è di 5 morti e circa 60 feriti. La scossa ha innescato frane, provocato il crollo di case ed edifici e danneggiato strade e ponti. Il terremoto è stato avvertito anche nell'area di Manila, la capitale, costringendo all'evacuazione dei  grattacieli. L’epicentro è nella provincia di Abra, in una zona montagnosa, a 25 chilometri di profondità.
La scossa è stata registrata alle 8.43 ora locale (le 2.43 in Italia).

Le autorità stanno verificando eventuali danni e frane nei villaggi di montagna. Gli scienziati si aspettano altre scosse di assestamento.

Le prime verifiche

In un primo momento l’intensità della scossa è stata fissata a 7,3 gradi della scala Richter, poi in seguito a delle verifiche è stata attestata a 7 secondo le valutazioni dell'Istituto filippino di vulcanologia e sismologia (Phivolcs). È stato il terremoto più forte che abbia colpito le Filippine negli ultimi anni.

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Interruzione dei servizi

Tra i feriti 44 sono stati registrati nella sola provincia di Abra, 16 in altre aree. Alcune zone sono rimaste senza elettricità e collegamenti telefonici. Una parte dell'ospedale provinciale è crollata, costringendo l’evacuazione dei pazienti. A Manila è stato sospeso il sistema di trasporto ferroviario.

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Paese soggetto a disastri

Le Filippine si trovano sull'«anello di fuoco» un arco di faglie intorno all’oceano Pacifico, dove si registra un’intensa attività sismica. Questa caratteristica morfologica rende quest’area il luogo in cui si verificano la maggior parte dei terremoti del mondo.

Nell’ottobre del 2013, un terremoto di magnitudo 7,1 ha colpito l’isola di Bohol nelle Filippine centrali, uccidendo più di 200 persone e provocando una serie di frane. In seguito a quel disastro quasi 400mila persone sono state costrette ad abbandonare le loro case.

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