È la regione nella quale dal 1° gennaio si potrà accedere all’interruzione volontaria di gravidanza farmacologica con un solo accesso in consultorio o in ospedale, e successiva assistenza in telemedicina da casa. In altre regioni l’obiezione mette a rischio la legge. Quando il governo dice «non tocchiamo la legge 194» lo fa perché sa che non c’è ragione di abolirla o modificarla per renderla inapplicabile
Sempre abbiamo abortito e sempre abortiremo. È il grido – cantato, scritto, urlato – che invade ogni piazza quando si parla di tutelare il diritto all’aborto libero, sicuro, gratuito. Questo, ancora oggi, equivale anche alla difesa del diritto all’autodeterminazione delle donne e di ogni altra soggettività: scelgo io se diventare madre, non lo Stato e neanche la Chiesa. Mentre rappresentanti delle associazioni antiabortiste – o meglio: anti-scelta, perché di questo si tratta – continuano a prega



