La rete di contatti trasversali di Enrico Pazzali, costruita giocando di sponda tra politica e business. Così il manager a capo della Fiera anche adesso riesce a limitare i danni dell’inchiesta dei pm
Che gran Milano la Milano di Zio Bello: sbirri e spioni, preti e top manager, politici, ultras e magistrati. Un palcoscenico pieno zeppo di casi umani, tra alleanze e tradimenti. Una giostra messa in moto da Enrico Pazzali, alias Zio Bello, irridente soprannome inventato dai suoi sodali, il poliziotto pluridecorato Carmine Gallo e Samuele Calamucci, geometra chiacchierone che amava travestirsi da 007. Pazzali, 60 anni, è un manager di lungo corso, capace per un paio di decenni di costruire relaz



