Mentre i talebani riprendono il potere in Afghanistan, rientrando a Kabul nel giro di poche settimane dall’inizio della loro offensiva. Mentre centinaia di persone prendono d’assalto l’aeroporto della capitale per cercare di fuggire prima di rimanere bloccati nel paese. Mentre i collaboratori del contingente militare italiano cercano una via d’uscita per evitare rappresaglie degli “studenti coranici”. Mentre le cancellerie di mezzo mondo sono al lavoro per prendere le misure a uno dei più importanti rivolgimenti geopolitici del nuovo secolo. Insomma, mentre è in corso – per usare le sue stesse parole – una «situazione tragica», il ministro degli Esteri Luigi Di Maio passa la giornata in riva al mare in Puglia. 

In vacanza in Puglia

Ride e scherza con i piedi in acqua a Porto Cesareo, da dove segue la crisi afghana: insieme a lui il presidente della regione Michele Emiliano e il deputato del Partito democratico, ed ex ministro, Francesco Boccia.

I tre sono stati fotografati insieme, sorridenti, in un clima disteso che cozza con la gravità del contesto internazionale. Da quanto si apprende dalle agenzie, il ministro Di Maio non ha però smesso di lavorare: ha fatto il punto della situazione afghana con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, ed è in continuo contatto con il presidente del Consiglio Mario Draghi, come si legge in una nota di Palazzo Chigi. Domani poi parteciperà al Consiglio straordinario dei ministri degli Esteri dell’Unione europea.

Oggi però, nella giornata che segna il ritorno dei talebani al potere dopo venti anni di occupazione militare delle forze Nato in Afghanistan, e l’arrivo dei primi voli militari in Italia con il personale diplomatico italiano, Di Maio non si trova alla Farnesina ma al Togo Bay, in Salento. Tra l’altro il lido è uno dei due sequestrati il 10 agosto dalla polizia locale: una parte della spiaggia su cui sorgono le strutture balneare è di proprietà del demanio pubblico dello Stato, e il comune di Porto Cesario non aveva concesso il rinnovo dei permessi. A seguito di un’istanza dei legali dello stabilimento, è stata comunque concessa la facoltà d’uso.

Frattini alle Maldive durante la crisi georgiana

Non è la prima volta che un ministro è in vacanza durante un’importante crisi internazionale. Come quando nel 2008, durante la crisi in Caucaso con la guerra tra Georgia, Russia, e le repubbliche separatiste di Ossezia e Abcasia, l’allora titolare della Farnesina Franco Frattini era in vacanza alle Maldive.

Per questo motivo, non potè partecipare al Consiglio straordinario dei ministri della Ue, dove mandò il suo sottosegretario Vincenzo Scotti.

«Le ferie sono un diritto per tutti, ma una guerra che in cinque giorni ha fatto 2.000 morti, la crisi diplomatica che si profila nei rapporti tra Russia e Usa e il ruolo fondamentale che l'Europa è chiamata a svolgere nella soluzione di questa crisi dovrebbero rappresentare motivi abbastanza validi per interromperle, soprattutto da parte di chi si trova a ricoprire il ruolo di ministro degli Esteri», affermò in quell’occasione la deputata dell’Italia dei Valori Silvana Mura.

Non fu l’unica voce polemica, né l’unica deputata dell’opposizione a chiedere le dimissioni di Frattini, che comunque tornò nel giro di qualche ora, senza necessità di dimettersi.

Di Maio non mancherà ad alcun appuntamento internazionale, come il consiglio dei ministri Ue, previsto per domani. Oggi però è ancora tempo di mare, anche se con il telefono a portata di mano, mentre i talebani tornano al potere.

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